Isole Borromee, scrigno di bellezze naturali

Nel Lago Maggiore, precisamente nel golfo Borromeo, sorge l’arcipelago delle Isole Borromee: un piccolo scrigno di bellezze naturali, artistiche e storiche. L’arcipelago, composto dall’Isola Madre, Isola Bella, Isola dei Pescatori, Isolino di San Giovanni e lo Scoglio della Malghera è la meta ideale per una vacanza a breve raggio e dal gusto primaverile. Qui, infatti, le camelie sono già in fiore…

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ISOLE DALLE NOBILI ORIGINI – Prima di partire alla scoperta delle quattro isole Borromee è bene avere un quadro della storia di questi veri e propri gioielli placidamente distesi nel Lago Maggiore. Nel XIV secolo la famiglia dei Borromeo, feudatari della zona ma di origine fiorentina, divennero i proprietari delle isole dando inizio alla loro trasformazione. Attualmente la famiglia possiede ancora l’Isola Bella e l’Isola Madre e i due scogli noti come Castelli di Cannero. Tra tutte le Isole Borromee, solo L’isola dei Pescatori è abitata stabilmente mentre l’Isola Bella e l’Isola Madre sono ambedue solo mete turistiche, famose per i loro splendidi palazzi e i relativi giardini dove crescono circa 2000 varietà di specie vegetali differenti. Ma le Isole Borromee non solo attraggono per la loro bellezza naturalistica. Nei palazzi dell’Isola Bella e dell’Isola Madre sono infatti conservati oltre 2.000 dipinti. Un vero paradiso per gli amanti dell’arte. 

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TRA PALAZZI E GIARDINI – Tra tutte le isole dell’arcipelago, l’Isola Madre è la più grande e la più famosa di tutte sia per il suo palazzo, arredato con mobili provenienti da edifici storici della famiglia Borromeo e caratterizzato dalle bellissime: Sala delle Bambole, Sala delle Stagioni e Sala del Teatrino delle Marionette, che per l’immenso giardino all’inglese con piante rare e fiori esotici in cui vivono in libertà : pavoni, pappagalli e fagiani. Nel giardino,tra i più antichi giardini botanici d’Italia, fioriscono: azalee, rododendri, camelie, glicini, cedri, limoni, ibiscus e l’esempio europeo più grande di Cipresso del Kashmir.

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Il parco si sviluppa su più terrazze e la struttura dei viali sembra quasi seguire un andamento casuale.Una curiosità: l’Isola Madre ebbe due nomi: Isola San Vittore, per la presenza di una cappella dedicata al santo, e successivamente Isola Renata. Si può raggiungere l’isola tramite i servizi di navigazione pubblica con partenza da Stresa, Baveno, Verbania e Arona. La particolarità dell’Isola Bella è invece il suo bellissimo palazzo barocco, fatto edificare da Carlo Borromeo III nel 1630, con il lussureggiante giardino all’italiana disposto su dieci terrazze discendenti con piante esotiche molto rare. Domina la scena del giardino, il più bel giardino Barocco d’Europa, la statua del Liocorno, l’insegna araldica della famiglia Borromeo, insieme alle statue della Natura e dell‘Arte. Anche qui pavoni bianchi girano liberamente in tutta l’area del giardino. Mentre il Palazzo è noto per le sue sale impreziosite da arazzi con tappezzerie fiamminghe e per le sue sale sotterranee con grotte artificiali, conchiglie, ninfe e specchi di marmo nero, in tipico stile dell’epoca.

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L’interno, elegante e sontuosamente arredato, ospita un’imperdibile collezione di arazzi con tappezzerie fiamminghe. Le sale sotterranee, invece, sono caratterizzate secondo la moda del tempo da grotte artificiali con le pareti incrostate di conchiglie e decorate da ninfe e specchi di marmo nero. Una curiosità: l’isola fu chiamata Bella per volere dello stesso conte Carlo che scelse questo nome in onore della moglie Isabella d’Adda. L’isola è raggiungibile in battello o motoscafo dagli imbarcaderi di Stresa, Verbania, Bavero e Arona.
 

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L’Isola dei Pescatori, l’unica che non appartiene ai Borromeo, è sicuramente la più pittoresca delle isole del golfo. Il suo piccolo e antico borgo è un vero e proprio gioiello dove si susseguono deliziosi e strettissimi vicoli caratterizzati dalle tipiche abitazioni a più piani, su i cui balconi al posto dei fiori vengono messi in bella vista lunghissimi pesci, esposti al sole e al vento per giungere a completa essiccazione. Non per niente si chiama: Isola dei Pescatori.

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Da non tralasciare: una visita alla Chiesa di San Vittore e un buon pranzetto/cenetta, a seconda dei gusti, in uno dei ristorantini tipici famosi per i loro gustosi e prelibati piatti a base di pesce. Famoso è il pesce persico, rigorosamente pescato nelle acquee dell’isola. L’isola è raggiungibile in traghetto, pubblico o privato, dagli imbarcaderi di Stresa, Arona, Verbania e Baveno.

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TRA CAMELIE IN FIORE – Per il giardino storico botanico dell’Isola Madre è un momento assolutamente magico, dal 22 marzo al 13 aprile “esplode” la fioritura delle camelie. E per l’Isola Madre è un evento veramente importantissimo. Qui, infatti, sono presenti più di 100 varietà di camelie, nella stragrande maggioranza antiche, alcune delle quali hanno ormai quasi 200 anni. Sono quasi oggetto di venerazione per i molti cultori delle Camelie, la Mitronesson Vera , la Hagoromo una delle più antiche varietà del Giappone, il cui nome significa “abito di piume”. La passione dei Borromeo per le Camelie, generazione dopo generazione, è continuata e così i visitatori potranno ammirare le prime fioriture delle ultime specie messe a dimora, ovvero le C. Cuspidata, C. Saluensis C. Salicifoglia e C. Transnokoensis oltre alle varietà introdotte negli ultimi anni per arricchire la collezione. Una passione, quella della Famiglia per le Camelie, che risale a Giberto V Borromeo e a suo figlio Vitaliano IX Borromeo che assieme ai vivaisti e giardinieri Giuseppe e Renato Rovelli, introdussero svariate camelie nel giardino dell’Isola. Dopo anni di lavoro arrivarono a selezionare circa 500 varietà che riempivano l’isola per ogni dove, tanto che l’Isola Madre veniva definita come “l’isola delle camelie”. Trattandosi di un giardino con una lunga storia alcuni esemplari hanno assunto le dimensioni di alberi. Le piantine collocate a dimora in quel lontano 1828 tra la curiosità di tutti, hanno creato una moda tanto che oggi le camelie, che restano la prima e più raffinata fioritura primaverile del giardino dell’Isola Madre, hanno “colonizzato” l’intero Lago Maggiore, dove vi è la massima concentrazione europea di camelie.
Isole Borromee, scrigno di bellezze naturaliultima modifica: 2013-05-23T02:54:45+02:00da steffano72
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