Si chiama Britannia, ma è made in Italy: ecco la nave da crociera più grande mai realizzata

Si chiama ”Britannia” (a bordo saliranno soprattutto turisti inglesi) ma è già l’orgoglio italiano dei mari.
Perchè la nuova ammiraglia della flotta di P&O Cruises (brand del gruppo Carnival, primo operatore al mondo del settore crocieristico) v è stata allestita da Fincantieri nello scalo navale di Monfalcone. Una commessa importantissima, dopo gli anni di stallo vissuti dalla cantieristica italiana.

Con Monfalcone – dove dal 1990 ad oggi Fincantieri ha costruito 68 navi da crociera mentre altre 16 unità sono in costruzione o di prossima realizzazione negli stabilimenti del gruppo – che guida la riscossa convolgendo anche la Sicilia e, presto, Castellammare di Stabia.  Con le sue 144.000 tonnellate di stazza lorda, 330 metri di lunghezza e 38 di larghezza, “Britannia” sarà la prima nave targata P&O Cruises a nascere con la nuova livrea caratterizzata da fumaioli blu e una Union Jack stilizzata (lunga 97 metri) sulla prua e sarà la prima nave da crociera costruita a Monfalcone con due fumaioli: l’ultimo liner consegnato dallo stabilimento di Monfalcone con questa caratteristica fu la “Eugenio C” nel lontano 1966. Ma, soprattutto, questo gigante dei mari è la più grande nave passeggeri mai costruita da Fincantieri. Conta 1.837 cabine (75% dotate di balcone), può ospitare oltre 5.700 persone, compreso l’equipaggio.  “Britannia” recepisce tutti i più recenti regolamenti in materia di grandi navi da crociera, tra cui il sistema di sicurezza del ”Safe return to port”. Tema, quello della sicurezza, piuttosto delicato e determinante nella scelta dei passeggeri in seguito al naufragio di quella che era una delle più grandi navi da crociera del mondo, la Costa Concordia. Eppure la vicenda del comandante Francesco Schettino sembra lontana anni-luce, il mercato mondiale delle crociere naviga a gonfie vele. Ai turisti piacciono le grandi navi. Meglio se ecologiche e super-attrezzate.